Krav Maga Bambini - Ragazzi

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Sempre più ricerche scientifiche condotte da psicologi e pediatri confermano gli effetti benefici che le Arti Marziali hanno sui bambini e ragazzi nell'età dello sviluppo.

Secondo uno studio condotto da University Medical Center di Amsterdam in quanto sport le discipline marziali migliorano il flusso sanguigno e l'ossigenazione del cervello, riducendo lo stress e migliorando l'umore e la propensione ad applicarsi allo studio.

Ma questo è solo l'inizio dato che sul piano psicofisico sono numerosi gli effetti benefici che si riscontrano nei bambini e nei ragazzi che praticano il Krav Maga o altre discipline marziali, come per esempio il miglioramento delle capacità relazionali e comportamentali.

Gli studi scientifici sull'effetto benefico delle Arti Marziali e degli sport da combattimento nei bambini e nei ragazzi adolescenti vengono condotte da alcune tra le più celebri università statunitensi già a partire dagli anni '50. Queste ricerche hanno dimostrato un incremento della capacità di concentrazione, della disciplina, delle capacità comunicative e relazionali. Ulteriori effetti benefici riguardano l'autostima e la capacita di combattere il bullismo attraverso la pratica di queste discipline.

I giovani atleti imparano a sviluppare un’organizzazione mentale, che regola importanti sequenze psico-motorie, favorendo, quindi, la propensione ad assumere processi decisionali con differente grado di responsabilità. Infatti è stato dimostrato che le Arti Marziali producono la stimolazione celebrale di quelle aree del cervello in cui avvengono i processi di calcolo e di analisi fondamentali nelle materie scientifiche.

Lo sviluppo delle capacità di aggregazione e di socializzazione è l'altro cavallo di battaglia di queste discipline, che stimolano l’interazione collaborativa ed il confronto con i compagni, facendo acquisire coerenti comportamenti ispirati alla sicurezza e al rispetto.

Ulteriori studi universitari sui ritmi cerebrali nel campo delle neuroscienze dimostrano come attraverso queste discipline i ragazzi imparano a controllare gli impulsi causa di gravi conflitti a scuola (vedi bullismo), a metabolizzare l’eccesso di aggressività distruttiva e riutilizzarla in modo positivo. Ragazzi con comportamenti violenti, sottoposti liberamente a sessioni di allenamenti nelle discipline del Krav Maga, dopo un anno di impegno hanno ottenuto dei risultati lusinghieri sul piano sociale.

Miglioramenti sul piano sociale sono stati registrati anche nei ragazzi, vittime del bullismo, che incrementando la sicurezza in se stessi, l'autostima e le capacità relazionali hanno in prima persona contribuito ad abattere questo fenomeno quanto mai attuale.

La nostra associazione sportiva ASD Dojo Eleonora Krav Maga ha sviluppato, con l’esperienza sul campo un valido supporto educativo per i nostri ragazzi.

Come obiettivi formativi per i bambini e ragazzi dai 5 agli 8 anni abbiamo:

Sviluppo delle capacità di discriminazione percettiva sia propriocettiva (è la capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli, anche senza il supporto della vista) (fondamentale in questa fascia d’età) che esterocettiva (è quella che ci permette di percepire l’ambiente esterno) ovvero della integrazione delle funzioni del sistema cinestesico (sistema di comunicazione che si esprime con il movimento) in particolare: coordinazione oculo manuale; oculo podale e segmentaria; organizzazione delle categorie di spazio e tempo; capacità coordinative generali (apprendimento, controllo, adattamento e trasformazione), mobilità articolare, tecniche fondamentali come mezzo di sviluppo (e non come obiettivo fondamentale), evoluzione dei comportamenti e socializzazione.

Come obiettivi formativi per i ragazzi 10- 11 anni abbiamo:

Sviluppo delle capacità di discriminazione percettiva sia propriocettiva (è la capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli, anche senza il supporto della vista) che esterocettiva (è quella che ci permette di percepire l’ambiente esterno) (fondamentale in questa fascia d’età) ovvero della integrazione delle Funzioni del sistema cinestesico (sistema di comunicazione che si esprime con il movimento) in particolare: Coordinazione oculo manuale; Coordinazione oculo podale; Coordinazione segmentaria; Organizzazione delle categorie di spazio e tempo; Capacità coordinative generali (apprendimento, controllo, adattamento e trasformazione); Mobilità articolare; Tecniche di base di difesa personale come mezzo di sviluppo; Miglioramento dei comportamenti e socializzazione;

Il nostro programma cosa insegna: l'adolesciente ha l'opportunità di imparare il Krav Maga attraverso l'attività motoria, il divertimento e il gioco.

L'attività svolta, migliora e stimola nei ragazzi l'Agilità, la Resistenza, la Flessibilità, la Coordinazione, l' Equilibrio, la Capacità Motorie e di Difesa Personale.

La disciplina del Krav Maga renderà i ragazzi autonomi, coscienti delle proprie capacità ed in grado di potersi difendere senza difficoltà e con tranquillità.

Cosa si ottiene? : Ogni fine corso della durata di circa un anno, ogni ragazzo sosterrà un esame per il passaggio di livello. Questo fa si che l'allievo sia stimolato ed abbia un obbiettivo primario da raggiungere: "Il passaggio di livello per il raggiungimento del IV° livello - esperto (cintura nera), dopo un minimo di 4 anni consecutivi di attività".

ADOLESCENZA E DIFESA PERSONALE

Bullismo: Il disagio giovanile

Educare non è cosa semplice poiché implica, in primis, il mettersi in discussione come padri, maestri, allenatori e/o educatori. Il giovane che non ha un buon esempio da seguire, arriva anche a dubitare del valore dell'essere uomo raziocinante.

Scrivere di questi temi è facile e scontato, ma allo stesso tempo è anche difficoltoso in quanto, una riflessione del genere, implica anche il dover riconoscere che al giorno d'oggi, sempre più spesso, la nostra società mostra di non amare i propri figli, di rinnegarli in quanto ne ha paura poiché essi rappresentano il risultato della nostra cattiva educazione e del nostro cattivo esempio.

Tendiamo così a lasciare che questi si "brucino" con vari videogiochi, macchine potenti e allucinogeni di ultima generazione e, cosa ancora più grave, li rendiamo privi d'identità.

Quasi tutte le ricerche su questo tema descrivono le vittime del bullismo come ragazzi insicuri, sensibili e timorosi: ragazzi che hanno una scarsa autostima e poche capacità di confrontarsi con il mondo che li circonda.

Ma che cos'è il bullismo? e da cosa è caratterizzato?

Il bullismo è una patologia della relazione in cui i ruoli di vittima e di bullo tendono a cristallizzarsi nel tempo e nei diversi contesti. vi è bullismo nel momento in cui si è in presenza di aggressioni continuate nel tempo, squilibrio di potere nella relazione tra bullo e vittima e mancata provocazione da parte di quest'ultima.

E’ inoltre molto utile distinguere tre diverse forme di tale patologia relazionale:

  1. il bullismo diretto, che può essere fisico o verbale,

  2. il bullismo indiretto, che si manifesta sotto una forma sociale e relazionale in cui vi è una pianificazione più alta e sofisticata e che si esprime nel dire falsità, far litigare le amiche ecc,

  3. e il cyber bullismo, il quale prevede la prevaricazione tramite le tecnologie.

Salmivalli ha identificato sei diversi modi in cui si può essere inseriti all'interno di una prevaricazione: esiste la figura del bullo, della vittima (passiva o provocatrice), gli aiutanti del bullo, i sostenitori del bullo (che incitano ma non intervengono fisicamente), gli esterni e, infine, i difensori della vittima.

Ciò che emerge sempre più frequentemente dall'analisi dal fenomeno del bullismo, è che molto spesso le vittime non intraprendono nessun tipo di attività fisica, né partecipano a giochi di squadra o attività sportive organizzate : tutto ciò sarebbe riconducibile ad un livello basso di autostima, inteso come la valutazione negativa globale del sé e, in maniera più specifica, anche ad un senso di inefficacia percepita, intesa come la percezione della propria incapacità d'azione in un determinato contesto ( in questo caso, il contesto dell'attività sportiva).

Tali considerazioni potrebbero essere utili ai genitori per poter effettuare una sorta di screening comportamentale verso il proprio figlio/a fuori dall'ambiente domestico: anche uno scarso rendimento scolastico è

molto spesso indicativo di un possibile disagio che talvolta coincide con la situazione di vittima di prevaricazioni.

Secondo fonti autorevoli un buon aiuto ai ragazzi che soffrono di tale patologia relazionale, potrebbe essere dato attraverso un percorso di presa di coscienza delle proprie emozioni e delle proprie capacità e peculiarità: una condotta sociale stabile implica il saper riconoscere la propria dignità e autostima rispettando ruoli e diversità sociali. è essenziale, soprattutto in età adolescenziale, la costruzione della propria identità personale la quale può avvenire sia attraverso l'appartenenza a gruppi sociali genuini, sia attraverso le esperienze di vita, sia, come direbbe Rogers, attraverso l'accettazione incondizionata che i genitori devono mostrare nei confronti dei figli affinché questi si sentano accettati, e liberi di esprimere la propria identità accrescendo, contemporaneamente, la propria autostima.

Gli adulti dovrebbero chiedersi come e cosa potrebbero fare per i propri figli, sarebbe molto utile quindi attuare un'autocritica che, come noto, nella società occidentale non rappresenta affatto una modalità consueta di ragionamento. Il bullismo è figlio dell'atteggiamento che noi adottiamo verso i nostri simili e , pertanto, senza quasi rendercene conto, i nostri ragazzi rispecchiano ciò che noi siamo e ciò che facciamo.

Corsi di Krav Maga "Antibullismo" 2018

presso l'istituto scolastico LB Alberti di Mantova

La scuola Media L.B. Alberti di Mantova è stata teatro di numerose lezioni teorico pratiche di difesa personale, nell'ambito del progetto "Lotta al bullismo" di cui l'ASD Dojo Eleonora Krav Maga Mantova promuove, a titolo gratuito, già da anni.

Il Dirigente scolastico Roberto Archi e i professori: Salvatore Petronaci, Rita Melchiorre e Nunzia Caliri si sono fatti portavoce di questa iniziativa all'interno della scuola ed il consiglio docenti non ha potuto che avvallare un'attività così importante ad aiuto di tutti quegli studenti che purtroppo, seppur nell'ombra, subiscono questi soprusi da parte dei loro coetanei e/o compagni di classe.

Le lezioni sono state tenute dal Maestro Internazionale Marco Ceccarini e dall'Istruttore Ruggero Burgarella, i quali hanno sapientemente coinvolto gli studenti, raccontando loro episodi di bullismo realmente accaduti e di seguito spiegando come difendersi utilizzando alcune tecniche del Krav Maga.

I ragazzi hanno potuto subito verificare l'efficacia di queste tecniche ma la cosa più importante trasmessa dai Maestri è stata quella di renderli consapevoli delle loro potenzialità e delle responsabilità civili.

Deridere, sbeffeggiare, colpire un compagno di studi non è atto di civiltà, non rende migliori, né più forti.

Aiutare un amico in difficoltà è un dovere di tutti, fargli sentire la propria presenza nel momento del bisogno, offrire la possibilità a chi si sente più debole di non sopprimere e cadere vittima di atti di bullismo è questo ciò che rende migliori.

A lavori conclusi, la responsabile del progetto, prof. R. Melchiorre e gli studenti, si può affermare che tutti hanno accolto con interesse ed entusiasmo questa iniziativa a conferma di quanto la tematica trattata sia molto sentita e "purtroppo" attuale.

Corsi di Krav Maga "Antibullismo"

presso l'istituto scolastico Manzoni a Suzzara (MN)